The Meraviglia
TalksPoupine: una gonna come inno alla vita

Poupine: una gonna come inno alla vita

Poupine: una gonna come inno alla vita

The Meraviglia alla volta di Roma per scoprire il brand Poupine

Abbiamo conosciuto le due “Francesca”, anime del brand Poupine, donne tenaci e dalla simpatia contagiosa. Le abbiamo intervistate in un incontro romano fugace e soprattutto online tramite una call sui social, uno strumento di comunicazione che le founder apprezzano moltissimo. Scopriamo perchè.

La storia del brand Poupine nasce da un incontro molto speciale e non convenzionale. Volete raccontarci come vi siete conosciute?

Siamo Francesca Romana e Francesca. Nel 2015 – parla Francesca Paciaroni – ho fatto una richiesta di sangue online per fronteggiare la leucemia che stavo combattendo. Francesca Petaccia – mia socia in business oggi, era a conoscenza della mia storia grazie ad amici in comune – e voleva aiutarmi con la donazione. 

Francesca Petaccia: purtroppo però la trasfusione non è stata possibile, non mi hanno fatto donare il sangue perché ero appena tornata dall’America…

Francesca Paciaroni: però ci siamo sentite, mi ha raccontato il suo senso di impotenza, e da lì è nata una forte amicizia. Abbiamo cominciato a condividere idee e sogni, tra cui quello di avere un brand nostro, realizzare dei capi femminili che donassero a tutte le donne. Da lì il resto è storia… e il nostro è diventato presto un caso mediatico perché, tramite i social, abbiamo non solo lanciato Poupine, ma anche raccontato la nostra storia.

Quando il destino ci si mette!

Eravamo destinate l’una all’altra: dopo quella telefonata, e le varie comunicazioni, ci siamo incontrate a Francavilla al mare, dove da sempre passiamo le vacanze estive e abbiamo scoperto di essere dirimpettaie!

Da quando ci siamo conosciute è nata la voglia di creare qualcosa insieme. 

Professionalmente nella vita mi occupo di pubbliche relazioni e Francesca (Petaccia) è invece commercialista. Non ci bastava. Da qui è nata l’esigenza di andare oltre i nostri lavori canonici e creare qualcosa che fosse nostro e che unisse le nostre competenze alle nostre passioni.

E come avete iniziato? 

Abbiamo letteralmente comprato uno scampolo di tartan e abbiamo creato una gigantesca ruota di cotone. Così abbiamo iniziato a produrre la nostra iconica “gonna” lunga Poupine, prima per la nostra cerchia di amiche e poi per tutte voi. 

Avete avuto subito riscontro?

Sì, ma il successo dei capi in sé, all’inizio, non era il nostro solo intento; volevamo comunicare la nostra storia, parlare di rinascita, di femminilità, di sogni che si realizzano e delle meraviglie che le donne possono creare quando sono insieme. Il primo media che si interessò a noi fu Repubblica, ma abbiamo avuto poi tantissimi riscontri anche via email di persone che si rivedevano in noi. Eravamo diventate emblema di un sogno nel cassetto che si realizza. E’ tutto molto speciale.

Quale messaggio vi piace trasmettere con le vostre gonne?

Le nostre gonne sono dei capi unici, senza tempo; sono simbolo di una femminilità coraggiosa e determinata. Per questo in molte ci si ritrovano, perché, con un solo capo, riescono ad essere se stesse, in ogni occasione!

Noi abbiamo imparato che la vita ci può sorprendere, sovvertire i piani e portare su nuove strade. Il nostro incontro ci ha aperto a una creatività inaspettata che ci ha dato forza per lanciarci in una nuova avventura. E ancora non ci siam fermate… Certo, aprirsi ad un mondo nuovo, come quello della moda, ha le sue difficoltà, ma avere gli obiettivi chiari ci ha premiato.

Come mai avete scelto il tartan scozzese come tessuto?

Ci piaceva questo scampolo perché ci ha ricordato le gonne che entrambe indossavamo da piccole, un grande classico che abbiamo scelto di rivisitare per renderlo più attuale.

Il tartan (nei vari colori) ci identifica nelle collezioni invernali, mentre le righe invece sono la nostra firma estiva. 

Abbiamo iniziato con un monoprodotto: la gonna, appunto, ma poi abbiamo lanciato anche altri capi, utilizzato nuove stoffe e fantasie. Adesso ogni donna può trovare ciò che più desidera e che si sente di indossare.

Quale capo non può mancare nel guardaroba di una donna?

Una camicia e t-shirt bianca. Questo è il nostro trait d’union.

Andate d’accordo?

Sì! Sullo stile abbiamo una visione unitaria; certo, a volte, le nostre differenze ci portano a mettere sul tavolo idee diverse, ma sono momenti di confronto costruttivi. L’importante è guardare insieme nella stessa direzione.

Uomini che indossano gonne. Che ne pensate?

Ce lo hanno chiesto, soprattutto il taglio estivo con la fantasia a righe. Ci ha stupito! Ci hanno anche chiesto costumi da uomo e chissà, magari un domani…

Che cosa vi piace di più del vostro lavoro?

La scelta dei tessuti. 

Negli ultimi due anni abbiamo scelto espressamente di realizzare i nostri capi con  dei tessuti nuovi, e abbiamo anche chiesto ad un’illustratrice di disegnare apposta per noi delle fantasie particolari. Ci piace identificarci in certi pattern, rendere più autentico il nostro brand.. e rimanere legate alla sartorialità italiana. Crediamo tantissimo in questo, perciò offriamo sempre la possibilità di realizzare gli abiti su misura, senza costi aggiuntivi.

Tra i progetti in collaborazione che avete affrontato, quale possiamo citare?

Una collaborazione di cui abbiamo parlato anche su Vanity Fair  è quella realizzata con i Bagni Luisa di Luisa Bertoldo con gonne a quadri tutte colorate.

E’ stato un vero successo. Poi abbiamo lanciato la collezione anche sui canali social e dalle reazioni abbiamo così capito che il nostro pubblico ha sempre voglia di tenere dei colori nell’armadio.

Da dove traete maggiormente la vostra ispirazione?

Soprattutto dai viaggi e dal mondo di Internet. L’online è la nostra forza ed è stato il nostro luogo di incontri. Abbiamo canalizzato online tutta la nostra audience, qui possono vedere i tessuti e i modelli; a volte abbiamo anche trasmesso delle dirette ad hoc.

Oggi è essenziale utilizzare al meglio i social network. La vita sui social non è sempre semplice, ma nel nostro caso è vita reale. I clienti ci scrivono messaggi diretti su Instagram e c’è un dialogo costante e costruttivo. Impariamo tantissimo da tutti e questo ci motiva a fare cose nuove, sempre migliori.

Che cos’è per voi la Meraviglia?

Francesca Romana: l’entusiasmo di voler creare sempre qualcosa di nuovo ed essere entusiaste di quello che si fa. Svegliarsi ogni giorno e creare qualcosa insieme.

La potenza è proprio questo. Viene dalla pancia, non si può descrivere.

Francesca: godere di quello che la vita offre ogni giorno con l’entusiasmo di poter creare qualcosa, che è poi anche il motore della vita. Farlo con un’altra donna, un’amica, è ancora più speciale.

Questa unione fa la differenza, perché é più difficile lavorare tra socie.

Eppure voi siete la testimonianza che si può fare! E siete anche un ottimo esempio ispirazionale e di alleanza tra donne, ancora molto rara e difficile da trovare in una forma così vera e genuina.

Grazie ancora per questa chiacchierata, diamoci appuntamento presto online con una nuova collezione di gonne dal mondo Poupine!

 

Alessandra Busacca