The Meraviglia
Sguardi3 mostre a Milano da vedere questo Natale

3 mostre a Milano da vedere questo Natale

3 mostre a Milano da vedere questo Natale

The Meraviglia non è solo un’agenzia di comunicazione con focus moda ma una società editoriale che è a tutti gli effetti un laboratorio di idee e di concetti creativi sempre in movimento, un luogo di scambio e consigli. L’ispirazione artistica è parte fondamentale del nostro racconto, in questo senso il mondo dell’arte e quello della moda si condizionano a vicenda e sono riuscite in un’impresa ardua in tempi di crisi, dimostrando come il gusto e il senso estetico si trovino ancora oggi alla base del sentire comune. 

 

Ci piace raccontare storie, emozioni e consigli di tutto ciò che è bello, per questo weekend ci siamo fatti incantare da tre mostre a Milano che vi consigliamo assolutamente di non perdere.

Giorgio Morandi a Palazzo Reale - fino al 4 febbraio 2024

Ritengo che non vi sia nulla di più surreale, nulla di più astratto del reale”, recita un celebre assioma di Giorgio Morandi. Per arrivare a esprimerlo con chiarezza, il celebre pittore novecentesco ci ha messo una vita, un’esistenza interamente consacrata all’arte e alla ricerca tra le quattro pareti della sua stanza-studio bolognese.

 

A Palazzo Reale va in scena una delle più importanti e complete retrospettive sul pittore bolognese e il suo rapporto poetico con la quotidianità. La mostra segue un criterio cronologico l’evoluzione stilistica e il modus operandi del pittore, tra delicatissime nature morte, paesaggi, fiori e solo raramente figure. Si parte dal 1913 e dai contatti del maestro con le avanguardie del Novecento, che lo porteranno ad assimilare in modo molto personale lo spazio cubista, secondo una traiettoria che unisce Giotto e Cézanne fino al punto di arrivo nel 1963, un anno prima della morte del pittore.

 

Se infatti i soggetti di Morandi possono sembrare apparentemente semplici e quasi eterei nella loro gamma cromatica delicata, sono invece frutto di un’analisi accurata ed estremamente studiata, che rivela una potenza espressiva di un universo simbolico composto da oggetti comuni, sospesi nella loro immutabilità.

Un’occasione per scoprire il lato più intimo della pittura di un grande maestro del ‘900, che è stato in grado di utilizzare un linguaggio espressivo apparentemente semplice per riuscire ad indagare l’essenza più vera delle cose, diventando metafisica e costituendo un vero modus espressivo.

Rodin e la danza al Mudec - fino al 10 marzo 2024

La meraviglia della danza immortalata nelle opere in gesso di Auguste Rodin che ha catturato l’essenza dinamica della vita attraverso la materia, dando vita a creazioni affascinanti in cui emerge una meravigliosa celebrazione del movimento e della grazia.

 

La danza, nei capolavori di Rodin, non è soltanto una serie di pose statiche, ma un flusso continuo di energia, un ritmo che palpita sotto la superficie delle sculture. Le forme si fondono insieme in un vortice di emozione, catturando l’armonia e il dinamismo di un balletto. Rodin cattura l’istante fuggente, il momento in cui i danzatori si elevano o si curvano, sottolineando la fugacità del tempo e la bellezza effimera del movimento. 

 

Le sculture di Rodin non sono solo una rappresentazione fisica della danza, ma una riflessione sulla sua importanza nella vita umana. La danza diventa un simbolo della vitalità, della gioia e della connessione umana. I corpi in movimento raccontano storie di amore, di lotta, di celebrazione. Ogni opera è un inno alla vita in movimento, un’ode alla meraviglia della danza che continua a incantare e ispirare attraverso i secoli.

Gabriele Basilico: le me città - fino al 10 febbraio 2024

Un’ampia mostra con 500 opere rappresentative che si articola in due sedi, tra Palazzo Reale e la Triennale, un grande omaggio alla città in cui il fotografo è nato e vissuto. Un viaggio tra indagine sociale e sviluppo urbano, un excursus storico dagli anni ‘70 al 2012.

 

A Palazzo Reale, è possibile immergersi in un suggestivo percorso nelle diverse città del mondo, con particolare attenzione a Milano. L’ allestimento si distingue per la sua inclinazione verso un’esperienza intrattenitiva, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi completamente nell’arte fotografica di Basilico. La mostra abbraccia le molteplici sfaccettature della metropoli milanese, ma non si limita a essa, spaziando attraverso gli scatti che ritraggono città globali.

 

Nella sede della Triennale, l’attenzione si concentra sul capolavoro unico e centrale rappresentato da Milano. Qui, l’allestimento assume una dimensione più austera ed essenziale, fornendo uno sguardo approfondito sull’evoluzione della prospettiva di Basilico nel corso degli anni. La mostra diventa così un’occasione per osservare non solo le trasformazioni della città nel tempo, ma anche per cogliere le sfumature del cambiamento nel modo in cui l’artista ha interpretato visivamente il tessuto urbano di Milano.

 

Francesca Russano