The Meraviglia
SensiLa Cambusa in barca: come sbrigare la pratica senza soccombere

La Cambusa in barca: come sbrigare la pratica senza soccombere

La Cambusa in barca: come sbrigare la pratica senza soccombere

La cambusa in barca. Questo strano affare promiscuo che sta a metà tra la spesa di casa e la dispensa di un esercito… affamato di junk food.

Si perché, ricordiamocelo, alla base resta il fatto che siamo in vacanza. E in vacanza non c’è dieta che tenga. Al massimo qualche buon proposito. E in questo caso, se sarete voi a fare da cambusieri, il buon proposito si chiamerà Fresco!

Ma partiamo con ordine. Ovvero partiamo da prima della partenza. È opportuno che valutiate il fatto di essere dall’altra parte del mondo, anche se siete nel Mediterraneo, perché si sa che noi italiani in fatto di cucina abbiamo le nostre priorità. Quindi condividete con i vostri futuri compagni di viaggio una lista di cibi e attrezzature da portare da casa. Dividere i compiti non influirà sulla valigia di nessuno ma farà la felicità del gruppo. Ovviamente questo vale se dividerete equamente per dimensione, per peso e per costo.

Facciamo finta di partire per una settimana di vacanza e che in barca ci siano 8 persone. Ecco qui la mia personalissima lista che solitamente condivido:

Pasta: mezzo kg a testa e passa la paura. Non è molto se pensate che essendo in 8 almeno ne cucinerete 1 kg alla volta. Quindi basterà appena per 4 volte. Magari se pensate sia troppa sostituite un paio di pacchi di pasta con un kg di riso, utilissimo come pranzo nei giorni post-baldoria. Ma sappiate che lo troverete anche a destinazione. Ah dimenticavo, accordatevi su 3 tipi di pasta, altrimenti avrete un pacco per tipo e non so se tutti amano il mix maccheroni/spaghetti/farfalle/orecchiette nello stesso piatto.

Parmigiano: santo subito. Almeno 2 kg, che significa mezzo kg per 4 persone volontarie. Tra condimento per la pasta e aperitivi andrà via come il pane.

Grattugia: potrebbe esserci in dotazione nella barca, ma .. Who knows. E immaginatevi una carbonara senza parmigiano grattugiato. Il panico!

Olio: oggi è facile trovarlo decente anche all’estero, ma io consiglio di prendere almeno una latta da casa. Attenzione, ho detto latta. Sia per salvaguardare la valigia di chi lo trasporterà, sia per salvaguardare la vostra vacanza da inevitabili onde “Smonta cucina” e correnti “Rovescia qualunque cosa”.

Caffè: indispensabile. All’estero non troverete caffè decente da moka. Anzi, potreste proprio non  trovarlo. Quindi via ad almeno una confezione di Illy nel barattolo di latta e il resto nei pacchettini che poi rovescerete nella latta di cui sopra. Una settimana = almeno due confezioni.

Moka: ora che avete il caffè, dove prepararlo? Io personalmente ho comprato una Bialetti da 10. Quindi nell’equipaggio sono quella che si offre per la moka. E tutti mi sono grati per questo. Chiedete. Magari nel vostro equipaggio esiste già una ME dotata di moka.

Spezie: non ha senso comprarle (ammesso che le troviate) per una settimana o due di vacanza. Comprerete sale, zucchero e pepe. Il resto portatelo da casa. Basta poco. Lasciate il compito a chi è molto bravo a cucinare, saprà selezionare le poche indispensabili spezie da portare.

Salumi buoni: io sono vegetariana, ma sono consapevole che gli altri non lo sono, e so per certo che il salame (insieme al parmigiano) è un alimento aggregativo. Sia come aperitivo, che a fine pasto.

E comunque… via libera alla fantasia. C’è sempre qualcuno che ha l’idea geniale (tipo i taralli spediti direttamente dalla zia pugliese, o i biscotti fatti dalla nonna, o ancora l’aceto balsamico per gli irriducibili).

-Last but not least… il pennarello. Indispensabile portarlo da casa per scrivere il vostro nome sul bicchiere, stile festa delle medie. Io sono green, quindi meno plastica è meglio. Con un bicchiere potete sopravvivere tutto il giorno (e anche di più). Scriveteci il nome e saprete sempre dove bere (attività indispensabile alla vostra salute).

 

Diciamo che ora siete partiti. Arrivati a destinazione dovrete fare la vera cambusa. Pensate in grande! 5 scatolette di tonno basteranno forse per un’insalata. A voi ne servono almeno 12: 1 insalata, 2 condimenti per la pasta e almeno un’emergenza (tipo “non so cosa mangiare..”). Questo è il senso.

Dividetevi i compiti:

-colazione e dolci vari (tipo cosa mangiamo dopo cena? Ho voglia di cioccolato!). Ricordatevi biscotti, yogurt, cereali, succhi di frutta, latte, miele, zucchero ecc.

-Pasti vari: sugo di pomodoro, tonno (appunto), cose varie per insalatone (tipo olive, fagioli, mais), formaggi, cracker e grissini, varie cose da aperitivo (patatine di ogni genere e qualunque cosa di salato e commestibile), uova, affettati, pane in cassetta (dura di più e non fa briciole), acciughe (per il mal di mare, oltre che per la pasta) ecc.

Beverage: mandate gli uomini a recuperare vino, birra, Coca Cola, acqua tonica, eventuali alcolici per serate goliardiche ma soprattutto tanta acqua. Qui servono specifiche dettate dall’esperienza. Prendete almeno 12 bottigliette da mezzo litro (servono per le discese in spiaggia) e almeno 24 bottiglie da 1,5L che mano a mano riempirete con l’acqua di almeno 5 bottiglioni da 3 o 5 L. Questi saranno comodi da trasportare, comodi da stivare, comodi da usare come “bidoncini per la carta igienica” nel bagno (lo sapete vero che in barca la carta non si getta nel wc..?).

-Fresco: lo avevo pre-annunciato, è fondamentale per non diventare 200 kg in una settimana e per evitare che la stitichezza diventi l’argomento principale della vostra barca. Il problema principale è che avrete poco spazio in frigorifero. Ma! La verdura può stare dentro al frigorifero, la frutta può stare fuori (solo assicurategli un po’ d’ombra. Vai di insalata (consiglio scarola e cavolo cappuccio che si mantengono e non ingombrano), pomodorini (che servono anche per la pasta), carote, cetrioli, peperoni, zucchine e tutto quello che si mangia sia crudo che cotto. Poi la frutta del posto: Mango, papaya, ananas, melone bianco, kiwi e tutto ciò che di buono trovate. E poi limoni (tanti, anche per i drink) e qualche arancio.

-Il Resto: in questo gruppo mettiamo tutto il necessario che non è cibo. Sarò didascalica. Piatti e bicchieri di plastica (pochi!), scottex (che vi fornirà anche dei tovaglioli di carta, quindi almeno 3 rotoli), un detersivo per piatti, una confezione di spugne (per cucina e per una eventuale passata al bagno), un detersivo per pulire le superfici (tipo sgrassatore), qualche straccio da pavimento (avete presente quelli gialli?) utilissimi per la cucina e per i bagni nel caso facciate la doccia in cabina, sacchi della spazzatura (regular e giganti per stivare i regular in attesa che troviate un bidone a terra), un sapone per le mani per ogni bagno, carta igienica (calcolatene un rotolo a testa ogni due gg), un paio di canovacci.

-Vi do qualche suggerimento: per sistemare la frutta che terrete fuori dal frigorifero vi serviranno ciotole giganti, tipo quelle da insalata. In barca ne troverete una o due se siete fortunati. Compratene un paio. Costano poco e saranno stra-utili, non solo per la frutta ma, appunto, per le insalatone. E chi viene dopo di voi vi ringrazierà dal profondo del cuore. Altro suggerimento, se trovate ciotoline di plastica prendetene una confezione, per quando vorrete mettere in tavola cose molto unte (tipo olive, acciughe o tonno in scatola) e per i tanti aperitivi che vi aspettano. Ultimo suggerimento: chi fa la cambusa di solito non vede prima la barca. Mentre siete al market fatevi chiamare da qualcuno che nel frattempo è salito a bordo, così potrà dirvi se manca qualcosa di fondamentale o se si può tralasciare qualcosa della lista.

Quanto spenderete? Intanto premuratevi di costituire la “cassa comune” prima di partire per il supermercato. Poi evitate di andare ai market delle Marine. Piuttosto noleggiate un pulmino con conducente (magari quello che dall’aeroporto vi ha portato alla Marina) e fatevi portare nei negozi frequentati da gente del posto. 3 o 4 persone per barca sono sufficienti, e vi servirà posto (tanto posto) per le buste della spesa e le varie bottiglie. In conclusione, diciamo che i prezzi variano moltissimo in base al paese in cui vi trovate e al tipo di spesa che farete, ma dubito vi basteranno meno di 150€ a testa per la “prima cambusa”. È vero però che se sarà fatta bene, durante la vacanza serviranno solo piccoli aggiustamenti. E il fresco!

 

Il mio piccolo spoiler: La parte brutta di tutto ciò? Sistemare le mille cose che comprerete in 4 vani e un mini frigorifero. Ma se vi piace giocare a Tetris, buon divertimento!

Sara Traversari